La sostituzione puntuale degli elementi filtranti garantisce una migliore efficienza del motore e del “clima”, oltre che un maggiore comfort nell’abitacolo.

LA PAROLA AGLI SPECIALISTI – La presentazione della nuova linea di prodotti della Sogefi (la multinazionale italiana che produce componenti per il primo equipaggiamento e per l’aftermarket con i marchi Tecnocar, Fram, CoopersFiaam e Purflux) ci ha fornito l’occasione per “fare il punto” sulla funzione e sull’importanza dei filtri dell’olio, del carburante, dell’aria e dell’abitacolo, come anche sui rischi connessi all’utilizzo di prodotti “low cost”.

IL FILTRO DELL’OLIO

SOTTO PRESSIONE – Questo componente ha la funzione di depurare il lubrificante del motore, trattenendo le impurità provocate dall’usura delle parti in movimento e dai residui di combustione. Un compito tutt’altro che semplice: se non costruito secondo le specifiche del costruttore, la “cartuccia” rischia di non resistere alle elevate pressioni del circuito (e questo potrebbe dare luogo a perdite o trafilaggi di lubrificante durante il funzionamento). Non solo: il filtro deve assicurare anche un’adeguata resistenza alle alte temperature (il fluido può arrivare anche a 140 °C), pena perdite d’olio attraverso le guarnizioni danneggiate.

MOTORI ESIGENTI – I motori moderni, con potenze specifiche sempre più elevate (anche quelli di cilindrata più contenuta, grazie al turbo arrivano a “cavallerie” notevoli), sottopongono i filtri a condizioni operative sempre più severe: i prodotti della Sogefi, per esempio, sono progettati per resistere a una velocità del flusso d’olio sino a 60 litri/minuto e a temperature fino a 155 °C.

IL FILTRO DELL’ARIA

PROTEGGE LE VALVOLE – Questo elemento difende il motore dalle impurità presenti nell’aria che viene inviata ai cilindri:
se di scarsa qualità, può favorire una prematura usura delle sedi delle valvole, la rigatura o un consumo precoce delle canne dei cilindri e, in generale, danni alle parti in movimento del motore. Senza contare il debimetro (il dispositivo misura il flusso d’aria che entra in camera di combustione), la parte più soggetta a danneggiarsi.

ANCHE CONTRO IL RUMORE – Per allungare i tempi di sostituzione e garantire una migliore efficienza, alcuni prodotti sono dotati di un “prefiltro” (uno strato poroso a maglie più larghe che blocca le particelle di maggiori dimensioni) che garantisce una lunga durata anche quando il veicolo viene utilizzato in ambienti molto polverosi. Ma il filtro dell’aria (e la scatola che lo contiene) hanno anche importanti proprietà fonoassorbenti, perché aiutano ad attenuare la rumorosità d’aspirazione del motore. Senza dimenticare l’aspetto della sicurezza: i prodotti della Sogefi utilizzati in diversi modelli del Gruppo PSA (Peugeot 3008 e 5008, Citroën DS4 e DS5) sono a ritardo di fiamma (in caso d’incendio, cioè, assicurano una più lenta propagazione delle fiamme).

IL FILTRO DEL CARBURANTE

PICCOLA GOCCIA, GROSSI DANNI – Questo elemento ha la funzione di trattenere le impurità (solide o liquide) presenti nel carburante. È particolarmente sollecitato nei motori a gasolio, specie nei common rail, dato che la quantità di carburante mandata in circolazione dalla pompa è maggiore rispetto a quella degli impianti di iniezione di benzina (il filtraggio risulta così più difficile). Le infiltrazioni nelle cisterne dei distributori sono nemiche degli iniettori e delle pompe di ultima generazione, particolarmente sensibili all’acqua e alle impurità: gocce di dimensioni minime e piccoli corpi estranei possono provocare danni considerevoli e compromettere in modo irreparabile il sistema d’alimentazione, dalla pompa agli iniettori. Per ovviare al problema, la maggior parte dei filtri per gasolio hanno un sistema di separazione dell’acqua e un sensore che ne rileva il livello di massimo d’accumulo, avvisando (tramite una spia del cruscotto) quando occorre andare in officina.

LE INSIDIE DEL GASOLIO ECOLOGICO – Il carburante attuale è composto anche di una piccola percentuale di biodiesel, che a sua volta contiene tracce di acqua emulsionata. Queste minuscole gocce vengono facilmente “bevute” dal motore (aumentando il rischio di danni ai sistemi di iniezione) se i separatori carburante-acqua non sono in grado di assicurare una corretta funzione. Per quanto riguarda i prodotti della Sogefi, la tecnologia Diesel3Tech (che combina tre materiali filtranti, incluso uno plastico che “blocca” l’acqua) fornisce una protezione ottimale in caso di utilizzo di gasolio che contenga fino al 30% di biodiesel.

IL FILTRO DELL’ABITACOLO

I POLMONI RINGRAZIANO – Il suo compito è di ripulire l’aria che entra nella vettura attraverso i condotti dell’impianto di aerazione, ed è quindi responsabile del buon funzionamento del “clima” e della qualità dell’aria che si respira nell’abitacolo: deve essere in grado di trattenere i pollini e le polveri inquinanti, che irritano le mucose e vanno a depositarsi nelle vie respiratorie, tanto più in profondità quanto minore sono le loro dimensioni. I migliori filtri sono quelli ai carboni attivi: costituiti da materiali porosi di origine vegetale o minerale, impediscono l’ingresso alle sostanze che provocano allergia e ad alcuni gas nocivi (benzolo e toluolo).

AMICI DEGLI ALLERGICI – L’intolleranza ai pollini, una patologia causata dalla risposta eccessiva da parte dell’organismo alla polvere sottilissima prodotta dalle piante, ha sintomi ben conosciuti: starnuti, rinite, prurito agli occhi con lacrimazione. In una notevole percentuale di persone che ne soffrono, questi effetti provocano difficoltà nel prendere sonno e fatica a concentrarsi: un rischio in più quando si guida, senza contare che gli attacchi di starnuti riducono fortemente il livello di attenzione aumentando di conseguenza il rischio di incidenti.

QUANDO VA CAMBIATO –  Il filtro dell’abitacolo va sostituito in occasione del tagliando. Odore sgradevole quando viene acceso il climatizzatore, limitata portata d’aria in uscita dalle bocchette e appannamento persistente dei vetri nonostante l’accensione  del “clima” sono però segnali del fatto che, indipendentemente dal chilometraggio percorso, il momento della sostituzione è arrivato.

(fonte alVolante.it)

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